L’Iran prepara l’attacco: “Vogliamo punire Israele, ma no escalation“
Incredibile ma vero!
Se pensiamo che dietro a tali parole sono presenti i Grandi Stati del mondo come USA – CINA – RUSSIA – ARABIA – QATAR la stessa UE, rappresentati da Politici che crediamo di “grande rilievo e spessore”, diventa difficile accettare tale frase quale soluzione di un conflitto bellico di tale portata!
Sembra quasi che questi “eminenti personaggi”, non valutino con adeguata competenza i risvolti di tale periodo storico ma lo vedano quasi come un gioco da tavolino, una specie di “battaglia navale” in cui si mettono le crocette sugli “armamenti” neutralizzati (una volta le navi – quelle disegnate sul foglio a quadretti ora sostituite dai missili).
Alla Casa Bianca ritengono che l’Iran farà la sua “azione vendicativa” contro Israele entro un massimo di 24 ore motivata dall’uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh.
Israele, dal canto suo, potrebbe replicare distruggendo la dirigenza iraniana o le infrastrutture dove si sviluppano i progetti nucleari.
L’attacco previsto da Khamenei potrebbe mettere a serio rischio non solo tali infrastrutture ma anche la propria sopravvivenza territoriale e politica.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sta seriamente valutando se attendere questa “risposta militare iraniana”, apparentemente solo provocatoria, o anticipare l’azione colpendo “seriamente” l’Iran!
Nel frattempo mentre l’Iran modifica la “circolazione area, Teheram si ritiene autorizzata a punire Israele per vendicare l’uccisione di Ismail Haniyeh e , non a caso, il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Naser Kanani, ha sottolineato: “Israele va colpita in quanto fonte dell’escalation in Medio Oriente. L’ Iran agisce nel quadro della Carta dell’Onu e del diritto internazionale…per difendersi, creare deterrenza, punire l’aggressore e proteggere la propria sicurezza nazionale“.
Non ci resta che aspettare, ma ogni ora che passa rappresenta un’agonia collettiva!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica