A dispetto degli anni che passano implacabili, non posso e non voglio dimenticare il mio caro amico, Filiberto Broccoli (29 giugno 1944-24 gennaio 2021) figura storica in città, incallito podista, portiere nelle giovanili del Cesena, tifoso bianconero e acconciatore “pluripremiato”, da tutti conosciuto con il soprannome di “Ghedo”, sempre presente e sorridente nel suo salone.
Nell’anniversario della morte – a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo – mi è tornato alla mente uno dei nostri incontri, fuori dal suo luogo di lavoro, avvenuto mentre un’altra magnifica estate stava per finire. Era tempo di tornare a riva e mettere via il mio amato canotto. Mentre prendevo qualche appunto, il calciomercato stava per chiudere e se tutto fosse andato bene a breve, sarebbe iniziato il campionato 2015-2016.
Dico sarebbe perché non era chiaro quali e quante squadre ne avrebbero fatto parte. D’altronde sono sicuro che come sempre nei primi giorni di settembre, sarebbe tornato tutto alla normalità. I miei basettoni li ho tagliati da qualche tempo. I capelli sono abbastanza in ordine.
Quindi riprendendo da dove ho lasciato.
Appuntamento con Ghedo al chiosco dei giardini Savelli per sorseggiare un caffè e fare due chiacchiere sul ritorno in serie B del Cesena Calcio.
Da dove vuole iniziare Ghedo? “Lo scorso campionato siamo retrocessi, malgrado ciò tra i tifosi c’è grande entusiasmo. Infatti, se pur tornati nella serie cadetta è stato già superato il record di abbonamenti. Il Manuzzi e il suo pubblico sono da serie A e lo vogliono dimostrare ancora una volta”. Noto che lei oltre a essere ottimista è anche molto soddisfatto. “La società ha intrapreso la strada che percorreva in passato, quando riusciva a scoprire e lanciare giovani allenatori che grazie a un’idea di calcio all’avanguardia si dimostravano i migliori della serie B”.
Mi faccia qualche nome? “Per esempio Giuseppe Marchioro, Eugenio Bersellini e Luigi Radice. Sono convinto che anche con Massimo Drago in panchina possa accadere la stessa cosa. Il nuovo allenatore, infatti, porta sicuramente un gioco moderno e attuale che può esprimere liberamente senza preoccuparsi troppo di tutte quelle problematiche esterne che spesso bloccano gli allenatori più navigati”. In concreto? “Qualche schema studiato durante la settimana con un giro palla più veloce e con improvvise verticalizzazioni potrebbe essere una valida alternativa al possesso spesso sterile visto negli ultimi anni”.
Cosa ne pensa del progetto di dare più importanza al vivaio? “L’intenzione di lavorare con i giovani è molto interessante. Sarebbe ora di valorizzare i vivai e dare più spazio ai nostri ragazzi. Tuttavia si sa. Questi progetti talvolta sono tanto ambiziosi quanto pieni d’imprevisti. L’importante è che la società e i tifosi lo capiscano e che siano pronti a sostenere questo nuovo corso”. Lei che è uno sportivo e un grande tifoso del cavalluccio ci faccia un pronostico. “Tornare a giocare tra i cadetti non sarà facile e sicuramente ci saranno delle giornate difficili. Con un po’ di tempo e di pazienza potrebbero arrivare grandi soddisfazioni sia sugli spalti sia in classifica”.
Stringo la mano al “Maestro coiffeur” Ghedo augurandogli un sincero in bocca al lupo. Da grande camminatore qual è starà via tutto settembre per raggiungere Santiago de Compostela a piedi con lo zaino in spalla. Al suo ritorno chissà dove sarà il nostro magico Cesena. Se ci farà già avere le vertigini, oppure saremo con l’acqua alla gola. Sicuramente troverà una curva Mare che canta Romagna mia a squarciagola perché l’amore per la nostra terra e per il Cesena non dipende dalla categoria.
C’è e ci sarà sempre, mentre la storia si ripete. Caro Filiberto, a malincuore ho impresso nella mia mente la nostra telefonata nella quale mi confidasti di non stare molto bene. Nello stesso tempo mi hai fatto venire ugualmente in negozio e per l’ultima volta mi hai tagliato i capelli. Ora torniamo a cose meno tristi perché sappi che quando ci rivedremo ti voglio raccontare lo scioglimento, la rifondazione e il ritorno al professionismo dei bianconeri di Romagna, non prima di averti abbracciato con immutato affetto e tanta simpatia amico mio!
Il vice Direttore Ugo Vandelli vice direttore – Foto Eedazione