Mercoledì 30 ottobre 2024
Il Presidente Sergio Mattarella oggi, al Quirinale, ha premiato 25 nuovi Cavalieri del lavoro e 25 nuovi Alfieri.
Il suo discorso: “Non sono gli egoismi e le chiusure a promuovere e governare crescita e progresso. Vorrei dire ai giovani: prendetevi il futuro. Non è un gesto di egoismo. Al contrario, è risposta all’appello alla responsabilità e all’impegno, che nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 34 anni lo scarto sul mercato del lavoro nazionale rispetto alla media dell’Unione europea è di 13 punti percentuali a danno dei giovani italiani. Questo squilibrio accresce i rischi di emorragia verso l’estero di energie preziosissime. Si riflette meno del dovuto sulle conseguenze per le giovani generazioni delle impetuose trasformazioni del nostro tempo e degli squilibri che rischiano di penalizzare il tempo che vivranno. Certo, eventi straordinari come le guerre, le pandemie, le catastrofi naturali, possono intervenire, deviando il corso della storia, ma l’investimento sui giovani rappresenta semplicemente il futuro“.
Ma il suo dire non si ferma e tocca un argomento importante per l’Italia.
“La vivacità delle imprese e la loro capacità di affrontare le sfide del mercato, anche nelle condizioni mutevoli e difficili di questi ultimi anni, ci ha consentito di riprenderci dopo la stagione delle crisi finanziarie e dopo la grande battuta d’arresto conseguente alla pandemia da Covid. L’Italia è tornata a crescere. Se consideriamo gli ultimi cinque anni, il Pil nazionale è aumentato percentualmente più di quelli francese e tedesco. L’occupazione cresce, e così i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Le esportazioni italiane continuano a registrare dati positivi, a sostegno del prodotto nazionale. Merito ulteriore di quelle aziende che sono state capaci di affrontare i rischi e le opportunità della globalizzazione. I dati di Bankitalia certificano un balzo del nostro Paese: la posizione netta sull’estero, a giugno di quest’anno, era creditoria per circa 225 miliardi di euro. Una dimensione enorme: il 10,5% del Pil. Irragionevole che non venga notato dalle agenzie di rating nel valutare prospettive e affidabilità dell’economia italiana“.
Tra i premiati Marina Berlusconi che, commossa, ha dichiarato: “La nomina a Cavaliere del lavoro è un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al presidente Mattarella e al consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro. Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Silvio Berlusconi resterà per sempre ‘il Cavaliere’. Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore. Vorrei anche aggiungere che questo titolo non è soltanto mio, appartiene anche a tutte le persone che lavorano nel Gruppo Mondadori e più in generale in Mediaset e in tutto il Gruppo Fininvest. Questo cavalierato è anche per loro e con loro desidero condividerlo, perché è un riconoscimento al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione“.
Una considerazione su tale evento, che ha toccato i giovani, il lavoro, e la crescita della nostra Italia non può sfuggire agli attenti osservatori di questo periodo in cui tutto sembra invece franare ma in netto “contrasto” su quanto la sinistra e in modo particolare la Segretaria del PD, Elly Schlein, che trova sempre il tempo per rivolgere parole negative contro il Governo Meloni e il suo operato.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica