GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO DELL'ECONOMIA
Giancarlo Giorgetti è nato a Cazzago Brabbia il 16 dicembre 1966.
E’ un politico, dal 22 ottobre 2022 Ministro dell’economia e delle finanze della Repubblica Italiana nel Governo Meloni.
Dirigente di primo piano della Lega, della quale è attualmente “deputato” oltreché Vicesegretario federale, è stato anche Segretario della Lega Lombarda (2002-2012) e, alla Camera, Presidente della 5° Commissione di Bilancio, Tesoro e Programmazione nella XIV (2001-2006) e XVI legislatura (2008-2013), quindi Capogruppo del partito all’inizio della XVII legislatura (2013-2014). Nella XVIII legislatura (2018-2022) è stato di nuovo brevemente Capogruppo della Lega alla Camera, prima di divenire Segretario del Consiglio dei Ministri del Governo Conte I (2018-2019) e Ministro dello sviluppo economico del Governo Draghi (2021-2022).
Giovedì 17 ottobre 2024
Giorgetti, a fronte delle malelingue dell’opposizione, che sanno solo criticare le scelte del Governo, ignorando volutamente il non fatto e le crisi economiche-finanziarie arrecate al Paese, durante la loro gestione, non scelta dal popolo ma imposta da “discutibili” giochi di palazzo, si propone di fare alcuni doverosi chiarimenti sulla manovra e le scelte fatte per l’esercizio 2025, che rappresenta il 3zo anno della gestione Meloni.
In sintesi il centro-destra ha confermato:  Il taglio delle tasse per i redditi medio-bassi – gli incentivi nelle aree svantaggiate – gli sconti per le famiglie numerose – il bonus bebè – il bonus indigenti – un contributo da 3,5 miliardi di euro da banche e assicurazioni – il tetto agli stipendi dei manager delle partecipate – la stretta su Bitcoin e web tax.  Una “manovra” mirata e finalizzata ai lavoratori e alle famiglie che chiede un “sacrificio” ai settori che hanno beneficiato della congiuntura economica che ha toccato profondamente il Paese!
La voce più significativa della manovra la troviamo dalle risorse provenienti – si parla di 18 miliardi da una gestione prudente dei conti e dai tagli ai ministeri in ragione del 5%, esclusa la Sanità, senza eludere la possibilità di un    alleggerimento fiscale nei confronti del “ceto medio” che non ha beneficiato né del taglio del cuneo fiscale né dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef.
Giorgetti, in conferenza stampa congiunta con il viceministro Maurizio Leo, sottolinea: “Non ci saranno nuove tasse, mi dispiace deludere le attese dell’opposizione. I sacrifici? Li fanno le banche, le assicurazioni e le strutture dei ministeri. I pescatori e gli operai saranno contenti dopo questa legge di Bilancio un po’ meno le banche. C’è chi lo chiama extraprofitto o contributo, io lo chiamo sacrificio. Ora penso sia chiaro quello cosa intendevo quando ho usato questo termine, di cui si è abusato in queste settimane da parte dell’opposizione. Mi spiace per loro, ma ora diventa intellegibile a tutto il popolo italiano”.
Un altro punto a favore della scelta del Governo riguarda le operazioni in criptovalute e le multinazionali del web che ad oggi hanno versato nelle casse dell’Erario – parliamo del 2022 – un gettito “vergognoso” di soli 390 milioni utili maturati. Il Viceministro Maurizio Leo a tal proposito ha dichiarato: “Prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42% sulle plusvalenze da bitcoin, mentre sui colossi tech il governo elimina il tetto dei ricavi a 750 milioni di euro e la soglia di fatturato prodotto in Italia, estendendo a tutti l’imposta sui ricavi dai servizi digitali”.
Giorgetti chiarisce l’intervento sulle accise affermando la sua “irrilevanza” circa 1 centesimo in più a litro, affermando: “Sulle accise avevamo detto che è un allineamento, quindi ci sarà, presumo, una riduzione della benzina e un aumento del gasolio. Facciamo un test in sala: chi ha la macchina a benzina, chi a gasolio? Io ce l’ho a gasolio, pagherò un centesimo in più a litro, sono disperato è una stangata“.
Nulla cambia sule regole e normative del catasto e non si tratta di un “aggiornamento delle rendite catastali” come vorrebbe far credere la “sinistra” ma di quanto da sempre in vigore e ovviamente chi ha usufruito del Superbonus deve fare l’aggiornamento delle mappe catastali. Per coloro che “furbescamente” non hanno mai dichiarato l’esistenza della loro casa verranno adottati tutti gli strumenti necessaria per regolarizzate la registrazione della stessa.
Una spiegazione utile e concreta!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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