Il “libretto rosso” è il soprannome del “Libretto di citazioni del presidente Mao Tse-tung” oggi Mao Zedong, una raccolta delle citazioni più famose di Mao, compilata e pubblicata per la prima volta nel 1964. Il libro è stato concepito come una guida politica e ideologica per i membri del Partito Comunista Cinese e per la popolazione in generale, durante un periodo in cui la Cina era in piena rivoluzione culturale.
Il libretto ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione del pensiero maoista e nell’istruzione della popolazione cinese. Le sue citazioni coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui la lotta di classe, l’importanza della rivoluzione, il socialismo e il ruolo del partito nel guidare la società verso un futuro comunista. Durante gli anni ’60 e ’70, il libretto divenne un simbolo del culto della personalità attorno a Mao e veniva spesso portato in bella vista dalle persone.
Il “libretto rosso” non solo influenzò profondamente la vita politica e sociale in Cina, ma anche molti movimenti comunisti nel mondo. Tuttavia, dopo la morte di Mao nel 1976 e l’apertura della Cina verso riforme economiche e maggiori libertà politiche sotto Deng Xiaoping, il suo uso come strumento ideologico iniziò a declinare.
Oggi il libretto è visto sia come uno strumento di propaganda che come un documento storico che riflette le complessità delle idee maoiste e delle loro conseguenze nella storia cinese. Io, la mia copia datata 1968, la tengo gelosamente sul comodino.
A cura di Marco Benazzi editorialista – Foto Repertorio