Si chiama Green Deal la strategia di crescita adottata dall’Unione Europea, lanciata nel 2019, con l’obiettivo di avviare una “transizione verde” con lo scopo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. E, il viaggio verso la transizione verde,dovrebbe concludersi nel 2035. Data nella quale si verrebbe a decretare la fine della produzione di motori endotermici: a benzina e disel.

Ma, questo viaggio sta portando alla morte di un intero settore produttivo. Agli inizi di novembre, la Nissan ha annunciato il licenziamento di 9.000 dipendenti (NYT), l’Audi ha chiuso lo stabilimento di Forest in Belgio e sono stati licenziati 4.500 dipendenti (Euronews), la Volkswagen ha comunicato ai sindacati che lascierà a casa 15.000 dipendenti (Il Sole 24 Ore).

Di conseguenza, con il taglio dei dipendenti delle case automobilistiche, si verifica il taglio dei dipendenti delle aziende che operano nell’indotto. Quindi la Bosch ha previsto di eliminare 12.000 posti di lavoro, la Continental 7.000, la FZ 14.000, Valeone ha previsti 2.000, Schaeffer circa 5.000.

Naturalmente,stessa sorte per l’Italia!. L’azienda Trasnova che èparte dell’indotto Stellantis, ha inviato 97 lettere di licenziamento, proprio oggi. Ma, si parla che nell’indotto Stellantis risultino a rischio ben 12.000 posti di lavoro! Secondo The Economist i principali fornitori di auto, in Europa, manderanno a casa 50.000 persone.

L’industria automobilistica, che è stata la “protagonista” della rivoluzione industriale, oggi va scomparendo!

Dal 1 gennaio 2025 entreranno in vigore i nuovi vincoli europei, le case automobilistiche dovranno rispettare i parametri altrimenti subiranno pesanti multe. Dovranno tagliare del 15% la quantità media di carbonio emesso per chilometro percorso, altrimenti pagheranno sanzioni per miliardi. Dovranno, necessariamente,vendere più auto elettriche. Per esempio: Stellantis produce auto elettriche per il 13% dovrebbe arrivare al 26%, VolKsWagen è al 16% e dovrebbe raggiungere il 36%. Per rientrare nei parametri, l’altra possibilità, è quella di tagliare la produzione di almeno 2 milioni di automobili con motore a scoppio e quindi: chiusure degli stabilimenti e giù  licenziamenti!

Per chi non lo sapesse la transizione verde, in Europa, è sostenuta dai Verdi, dal PD, da Italia Viva, dai 5 Stelle. I disoccupati della Fiat dovranno ringraziare la sinistra … che ha “scritto” per loro un vero dramma sociale!

A cura di Francesca Brugnettini – Foto ImagoEconomica 

 

Editorialista Francesca Brugnettini

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