Il Comune di Nepi

Niccolò Machiavelli, nei primi anni del cinquecento, salì sul Titano era stato inviato dalla Repubblica di Firenze in qualità di rappresentante diplomatico. Il percorso che fece è documentato nella “Legazione seconda della corte di Roma”. Dunque, lo scrittore Fiorentino partì da Nepi, nel viterbese, dove si era incontrato con Papa Giulio II, poi proseguì per Civita Castellana, Viterbo, Orvieto, Perugia, Gubbio, Urbino e Cesena. Nel percorso tra Urbino e Cesena fece visita a San Marino.

Detta visita viene documentata con una lettera inviata da Urbino, come riferisce il collega Alessandro Carli nel periodico Fixing, la lettera così racconta:” Da Urbino a dì 28 scrissi due lettere a Vostre Signorie, che l’ultima sarà alligata a questa. Partì l’altro di poi il Papa, secondo l’ordine dato, e ne andò a Macerata, ed io con lì sette ottavi della corte me n’andai a San Marino, donde partii jermattina, e jaersera a 22 ore arrivai qui in Cesena, e il Papa jersera allogiò a San Marino, e questa sera alloggia a Santo Arcangiolo, e domandassero fa la sua entrata qui”.

E, qui arrivati, il titolo di questo articolo si chiarisce, viene dalla celeberrima e falsa credenza che Machiavelli avesse scritto: “Il fine giustifica i mezzi”. Ma, è viceversa certo che il viaggio, con il Papa a Cesena, fosse stato il fine con diversi mezzi … carrozze, muli, cavalli.

A cura di Francesca Brugnettini editorialista – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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