Siamo usciti dal Dino MANUZZI con una convinzione in più. Il Cesena ha trovato il suo vero portiere, quel Klinsmann figlio d’arte che non solo da sicurezza tra i pali, ma con grande disinvoltura invita i compagni a salire, a fare gioco, a spingere il pallone oltre la propria metà campo.

Il suo fisico possente, la sua posizione da “guardiano” della porta inducono a pensare che Pisseri, partito titolare, dovrà accontentarsi, almeno per un po’ della panchina. D’altronde quando un portiere, pedina fondamentale per il campionato e la squadra, si dimostra all’altezza del ruolo diventa molto difficile per un allenatore fare scelte azzardate.

Il desiderio di Jonathan era quello di giocare in Italia, di crescere in una società sana e tranquilla. Cesena è la piazza giusta, e, lui con un lavoro intenso, serio, si sta mettendo in mostra. Crediamo che Mignani,allenatore che non accetta nessun tipo di interferenze con i vertici della società, ha trovato quel numero 1 che gli possa dare ancora più garanzie con lo schieramento difensivo.

Piuttosto, anche il Sudtirol, formazione rocciosa, si è evidenziato che ne Francesconi e Saber sono da serie B, che Donnarumma fa fatica se i varchi sono chiusi e che a centrocampo manca un vero portatore di palla che sappia non solo contrastare ma illuminare gli attaccanti o far salire gli esterni con efficacia. Comunque alla fine il gol stellare di SHPENDINHO ha messo tutti d’accordo, perché la vittoria di misura contro gli altoatesini colloca il cavalluccio tra le grandi del campionato.

E, tutto questo è un belvedere per una neopromossa.

Carlo Costantini

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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