Nordio e Meloni

Dall’articolo proposto oggi da “Huff Post Italy”

Sembra vogliano farci credere che il Governo Italiano, con il suo comportamento e la sua decisione in merito al Generale libico OSEMA ALMASRI, abbia “delegittimato “la Corte Penale Internazionale de L’Aia, sul quale era stato emesso un mandato di cattura internazionale per i crimini di oltraggio alla dignità personale, trattamento crudele, tortura, detenzione illegittima, stupro, violenza sessuale e omicidio.

Prima di parlare di “delegittimazione” sarebbe bene che tale Corte, che forse si ritiene onnipotente, chiarisse il perché tale mandato sia stato messo in atto solo dopo che il “generale” avesse scelto come destinazione l’Italia, dopo aver “visitato” altri Stati membri, senza che nessuno si sia preoccupato di tale mandato.

Un nuovo regalo fatto alla sinistra italiana ed europea, magari per celera il nuovo scandalo sul “green” in cui sembra siano coinvolti personaggi di rilievo nell’ambito della Commissione europea?

Pertanto prima di sentenziare su come o su cosa dovevano fare il Governo di centro-destra, la Premier Meloni e il Ministro Nordio sarà bene venga prima chiarito da quando gli Stati Membri avevano ricevuto conferma di tale mandato e pertanto valutare come regolarsi se il “generale” fosse approdato tra i loro confini.

A noi ben poco interessano l’Art. 86 e la presunzione di CHI senza merito si permette di giudicare le scelte del Governo di uno Stato, se ha fatto bene o male o se tale decisione si mette in contrapposizione delle Nazione Unite, di cui tra l’altro non è né suddito né schiavo e tantomeno condizionato dalle parole velenose di una sinistra confinata all’opposizione e che alza la cresta in ogni occasione.

In quanto alla legge n. 237 del 2012, (grazie per averla citata) che recita: il ministro della giustizia “provvede” alla consegna (art. 13 comma 7), quando la procedura giudiziaria sia conclusa con esito positivo, al contrario, nella disciplina di estradizione ordinaria, egli mantiene la prerogativa, di “decidere nel merito” (art. 708 comma 1 c.p.p.), parliamo dopo i dovuti chiarimenti da parte delle Corte.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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