Roma, 26 marzo 2025 – Da “Q-Quotidiano.net”
Auspico sia una notizia vera, concreta, un messaggio che aprirebbe nuove speranze di pace e forse per la tanto sognata “nascita” dello Stato Palestinese.

Parliamo della voce che si è levata “contro” Hamas, la voce di Fatah, una formazione politica e paramilitare palestinese, che invita i vertici di Hamas ad “ascoltare il popolo” dopo le manifestazioni di piazza scoppiate a Gaza proprio contro Hamas, finalmente identificata quale vero ostacolo alla fine di una guerra con una resistenza che, giusta o sbagliata che sia, ha fiaccato e decimato la popolazione palestinese!

Come riportato dall’Agenzia di Stampa palestinese Wafa, a seguito delle proteste di ieri, Munther al-Hayek, portavoce di Fata, nella “striscia di Gaza” ha invitato Hamas a lasciare il Governo delegandone i poteri all’Autorità Nazionale Palestinese e all’Organizzazione per la liberazione della Palestina.

Leggiamo insieme la sua dichiarazione: “La presenza di Hamas è diventata una minaccia per la causa palestinese e l’organizzazione dovrebbe ascoltare tutte le voci emerse nella Striscia di Gaza, per salvare il nostro popolo”.

Per la cronaca, Hamas ha recente dichiarato la sua disponibilità in tal senso, una volta cessate le ostilità con Israele, cosi come di prendere in considerazione la proposta di ricostruzione presentata dall’Egitto, ma al momento sono solo parole!

Nel contempo i social palestinesi hanno proposto un centinaio di video che evidenziano i dimostranti che urlano e chiedono la fine della guerra” – “Hamas fuori” – “Hamas terroristi”.
Su Telegram e X invece sono ste proposte altre notizie e un appello molto forte: “Tutta la popolazione di Gaza si rivolga ai propri anziani, ai notabili affinché tutti scendano in piazza domani per chiedere la fine della guerra e del governo della milizia di Hamas”, e inoltre: “La gente è stanca. Se Hamas lascia il potere a Gaza è la soluzione” – “Perché Hamas non lascia il potere per proteggere il suo popolo?”.

Il consigliere del presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, Mahmoud Al-Habash, alla tv saudita al Hadath, ha sottolineato: “Le manifestazioni nella Striscia di Gaza sono un grido dei residenti contro le politiche di Hamas. Dobbiamo concentrarci sulla rimozione di Hamas dal potere. Suggerisco all’organizzazione di ascoltare il popolo palestinese a Gaza”.
Altri dimostranti, nel campo profughi di Jabalia, hanno gridato: “Vogliamo mangiare”
Mohammed su X ha scritto: “Risorgi, popolo, rompi la barriera della paura e dell’oppressione. Rivoltati”.

Il movimento palestinese nel comunicato stampa di oggi, riportato dal Palestinian Information Center, ha motivato il suo appello ad una mobilitazione generale con queste parole: “E’ la conseguenza dell’escalation della barbara aggressione dell’occupazione sionista e della perpetrazione di massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, nonché dei suoi continui crimini in Cisgiordania, a Gerusalemme e nella benedetta moschea di Al-Aqsa, con il pieno sostegno americano e il completo silenzio internazionale e ha inoltre perorato un’intensificazione delle marce e degli eventi di solidarietà in tutte le città e capitali, trasformando questi giorni benedetti del Ramadan in giorni di mobilitazione globale, utilizzando tutti i mezzi per fare pressione affinché finiscano le uccisioni, l’assedio e la fame, sostenendo Gaza e curandone le ferite, sostenendo Gerusalemme e Al-Aqsa e rafforzando la loro fermezza, e denunciando i crimini dell’occupazione e il sostegno americano a loro”.

Ma Hamas al momento tace!

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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