ELLIS MARSALIS CON ACCANTO I SUOI DUE FIGLI BRANFORD E WYNTON
“Pianista, insegnante jazz, patriarca di una grande famiglia di musicisti. Ellis Marsalis aveva creduto nell’eccellenza dei suoi figli. Ellis Marsalis era il padre di una vera e propria famiglia musicale che comprendeva i famosi Wynton e Branford […]”. “[…] Ellis Marsalis ha scelto di rimanere New Orleans per la maggior parte della sua vita, la sua fama è rimasta limitata fino a quando i suoi figli non sono diventati più famosi di lui.
Da allora i riflettorisi però si erano accesi soprattutto su di lui, grazie a nuovi contratti discografici, a tour e a esibizioni headliner in festival del jazz.
Tornando ai suoi ragazzi quattro dei sei nascituri divennero musicisti: Wynton, il trombettista è il portavoce del jazz più importante d’America dato che era direttore artistico al Lincoln Cetwr di New York, Branford, sassofonista ha guidato la band del programma televisivo americano Tonight Show e ha fatto tournée con il cantante Sting ex della formazione dei Police. Delfeayo, trombonista, è un’importante produttore discografico e performer. E Jonson, il batterista che si è fatto un nome sia con la sua band che come accompagnatore. Ellis III, che ha deciso che la musica non era il suo obiettivo, è un fotografo poeta di Baltimora”. (Brano virgolettato, tratto dal Magazine Billboard Italia, online 2017-2024 – Billboard Italia).
“Ellis Marsalis pianista e musicista statunitense era considerato uno dei principali pianisti del jazz moderno. Si esibiva di solito il venerdì nel locale Sung Harbor Jazz Bistro, a New Orleans sua città natale dove nacque nel 1934. Ellis esordì da bambino come sassofonista tenore, passando poi al pianoforte dopo vari anni di studio. Dal suo primo lavoro con la formazione dei “The Groovy Boys“, Marsalis ebbe una grande influenza nella Musica Jazz. A quel tempo era uno dei pochi musicisti di New Orleans che non si specializzò in Dixiland o Rhithem’s and Blues. Suonò con i più noti jazzisti moderni internazionali, da Cannonball Adderly, Nat Adderley i due fratelli e Al Hirt, diventando uno dei pianisti più apprezzati e stimati. Sebbene avesse registrato quasi venti opere discografiche proprie e collaborato con progetti di altri importanti artisti come David Newman, Eddie Harris, Marcus Roberts e Courtney Pine, preferì concentrarsi sull’insegnamento.

L’approccio didattico di Marsalis, unito a un interesse per la filosofia, incoraggiò gli studenti a effettuare scoperte nella musica da solista, attraverso sperimentazioni e ascolti molto accurati. La sua discografia ha sempre avuto un tempo temporale che va dal 1990 al 2005. Così il Magazine Rolling Stone parla di un articolo sulla morte del pianista Ellis Marsalis: “Il musicista jazz Ellis Marsalis è morto. Aveva 85 anni. Lo hanno annunciato i figli, entrambi star del jazz, Branford e Wynton. “Se n’è andato come ha visssuto: accettando la realtà”, ha scritto quest’ultimo su Twitter. Nato a New Orleans nel 1934, pianista, Ellis Marsalis ha suonato con i grandi jazzisti tra cui: Cannonball Adderly e Al Hirt, aveva inciso vari dischi tra cui Father and Sons con i figli, ed era noto anche per l’attività di insegnante. Tra I suoi allievi, Terence Blanchard e Herry Connick Jr. Anche la sindaca di New Orleans gli ha reso omaggio: “Non si può descrivere parole l’arte, la gioia, la meraviglia che ha portato nel mondo“.
(Dal Magazine Rolling – Italia – 2 aprile 2020 di Rolling Stone. It).
La famiglia Marsalis è una grande istituzione culturale per la musica afro-americana non solo a New Orleans, ma anche in tutta l’America e a livello internazionale. La madre di Wynton era Branford Marsalis, matriarca di una delle famiglie più famose della Musica Jazz […].
[…] “Il marito di Dolores Marsalis, il pianista ed educatore di New Orleans Ellis Marsalis Jr., ha detto alla WWL-TV, affiliata  alla CBS Broacasting,  che sua moglie stava combattendo sia il cancro al pancreas che i sintomi della demenza senile”. (Il brano virgolettato e tratto dal sito oneline Musicoff.com – 2 aprile 2020 – redazione).
Ellis Marsalis se n’è andato all’età di 85 anni il 1 aprile del 2020, per complicazioni legate al Covid -19. Egli lascia un vuoto nella musica afro-americana e in tutti i suoi fan che l’hanno sempre seguito.
A cura di Alessandro Poletti esperto di musica jazz – Foto Repertorio
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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