Un’altra pagina (l’ennesima) decisamente poco edificante per quanto riguarda lo sport internazionale; questa volta, a finire sotto i riflettori, sono stati gli atleti russi.

Una commissione indipendente, istituita dalla Wada (l’agenzia mondiale antidoping) ha chiesto alla Iaaf (la Federazione mondiale dell’atletica) che la Russia venga esclusa da tutte le competizioni internazionali fino a quando non arriveranno dei chiarimenti da parte di Mosca in merito alle tante vicende di doping che hanno visto coinvolti gli atleti russi negli ultimi tempi.

In un rapporto dettagliato, composto da circa 320 pagine, redatto in ben 11 mesi di indagini, vengono sottolineati i “fallimenti del sistema che impediscono o diminuiscono la possibilità di un sistema antidoping efficace”.

Se la richiesta verrà accolta, gli atleti russi non potranno partecipare ai Giochi Olimpici, ai mondiali e agli europei; l’anno prossimo ci saranno le Olimpiadi di Rio.

Le accuse da parte della commissione vanno ben oltre e fanno riferimento perfino ad un possibile coinvolgimento da parte del governo russo anche tramite l’apporto dei servizi segreti. All’interno del rapporto si aggiunge che non esistono prove scritte sul coinvolgimento del governo russo, ma “sarebbe ingenuo pensare che tale sistematicità possa essere avvenuta senza la tacita o esplicita approvazione” dall’alto.

Vadim Zelechenok, presidente ad interim della federazione russa ha replicato: “Qualsiasi sospensione deve essere discussa nella riunione Iaaf di novembre. Dovrà essere dimostrato che le violazioni erano colpa della federazione e non dei singoli atleti”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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