Cristianofobia, avversione pregiudiziale nei confronti del cristianesimo, così è scritto sul vocabolario.
Fu Papa Giovanni Paolo II, nel dicembre 2004, a lanciare l’allarme verso una pericolosa distrazione dell’Onu – che citava solo «antisemitismo e islamofobia» – perché aggiungesse «cristianofobia».
Infatti, Papa Wojtyla ha sempre denunciato l’errore tragico dello «scontro di civiltà». E, mai avrebbe permesso che “qualcuno usasse la persecuzione di una religione del Libro per giustificarne un’altra”.
Ecco,dunque, che a distanza di vent’anni l’allarme di Giovanni Paolo II era giusto. I dati pubblicati dall’OIDAC Europa (Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa) rilevano un aumento, dei crimini d’odio anticristiani, che sono saliti a 748 casi nel 2022. Ed è un dato che è in linea con i dati del nuovo rapporto annuale dell’OSCE sui crimini d’odio, che documenta 792 crimini d’odio anticristiani nel 2022.
Quindi, secondo l’Osservatorio, i crimini d’odio verso i cristiani sono aumentati dal 2011 al 2022 del 44% e ciò soprattutto negli ultimi anni. Altro dato rilevato sono gli attacchi incendiari alle chiese che sono aumentati del 75% tra il 2021 e il 2022. E i paesi con i numeri più alti, dei crimini di cui si è detto sopra, sono la Germania, la Francia, l’Italia e Regno Unito.
Si scopre, dunque, che nella nostra Italia, nel 2017, i crimini d’odio verso i cristiani, erano appena 11, nel 2018 sono diventati 58, nel 2021 sono arrivati a 92 e nel 2022 hanno toccato la cifra di 104. Nell’arco di cinque anni, dunque, i casi di “cristianofobia” sono aumentati dell’ 845%. Un botto!
Conosciamo, perché esiste da sempre, un accanimento verso gli esponenti “Pro Vita” . Verso coloro che sono profondamente cristiani e che sono estremi difensori della vita e, naturalmente, sono contro l’aborto. Il primo difensore contro l’aborto è Jorge Mario Bergoglio che, addirittura, contro chi pratica l’aborto li chiama “sicari”.
Ma, le cronache giornalistiche ci rendono edotti di come, sempre più spesso, vengono aggrediti fedeli, sacerdoti, violati i cimiteri, fregiate le chiese e, durante il Natale, vengono distrutti i presepi!. La nota teologa e sociologa delle religioni dell’Università di Vienna, Regina Polak commenta le statistiche Europee in questo modo:”il crescente numero di crimini d’odio anticristiani in Europa, appare profondamente preoccupante, è altamente necessario aumentare la consapevolezza sia a livello governativo, sia sociale su questo problema”, la professoressa dichiara, anche, che occorre “adottare misure politiche per affrontare il problema e combatterlo con decisione”.
Dunque, Papa Giovanni Paolo II, ci aveva visto giusto… l’odio anticristiano avanza!
A cura di Francesca Brugnettini editorialista – Foto Imagoeconomica