Si parte al Menti. Si ma a volare sono le Vespe di Pagliuca. Il Cesena di Mignani invece rimane immobile, nulla a che fare nemmeno con Ciro di Torre Annunziata.
I padroni di casa iniziano sin dai primi minuti a dare una lezione di calcio ai bianconeri rintanandoli nella propria area dove Klinsmann viene messo in apprensione. I romagnoli per tutto il primo tempo non sono capaci di vedere Thiam e vanno giustamente in svantaggio dopo venti minuti.
È Floriani Mussolini con un perfetto colpo di testa a portare la Juve Stabia sul podio con Donnarumma sugli spalti. Il figlio di Alessandra, sigla il suo primo gol in serie B e raccoglie meritatamente gli applausi dai tifosi locali. Anche dopo lo svantaggio da parte dei romagnoli non c’è una benché minima reazione ne di gioco ne di personalità. In campo esiste solo una formazione che fraseggia a memoria e passeggia indisturbata fino allo scadere del primo tempo.
D’altronde se Berti non è in giornata o nel ruolo giusto, Antonucci e Tavsan non pervenuti, Francesconi un faro spento, Donnarumma fuori forma, Cessay nervoso perché non trova spazio, cosa puoi pretendere. Ma è tutta la formazione a dimostrare che al Menti il pomeriggio è nero come i lapilli del Vesuvio. I Padroni di casa poi non trovano il 2-0 con Bellich e Piscopo per un soffio.
Nella ripresa la sostanza non cambia. I gialloblù macinano farina per mettere il pane sotto i denti e con la possibilità di raddoppiare ancora grazie a Candellone in due buone opportunità. Il Cesena non è in campo. Allora per Mignani arriva il tempo del solito giro di carte inserendo le seconde linee che non migliorano l’andamento della partita. Anzi Cessay si becca il rosso e Bastoni diffidato si prende il giallo.
Non potranno scendere in campo contro la Cremonese al Manuzzi. Dunque oltre una prestazione da dimenticare davvero in fretta anche la beffa per Santo Stefano.
Inutile citare i rinforzi come Kargbo, Celia, Ciofi, risultati inefficienti; in questa giornata così malinconica, c’è solo da ringraziare in modo infinito i tifosi ancora una volta credenti del cavalluccio. Non è certo il modo di ripagarli perché caro Cesena almeno un tiro in porta lo dovevi fare.
La Juve Stabia si conferma una matricola terribile e bissa la quarta vittoria consecutiva mettendo la freccia in classifica sui bianconeri. Non si può negare il Natale a nessuno, ma attenzione a non abbuffarsi troppo, giovedì arrivano i Lombardi e i punti valgono doppi per il minimo obiettivo, quella salvezza che bisogna raggiungere senza capricci.
Il Direttore Editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega