La presentazione di Fabio Artico sul nuovo allenatore Michele Mignani lascia dubbi sul futuro del Cesena FC da un punto di vista di progetto sportivo. Praticamente non ho capito niente di come sarà l’assetto allestito per il campo da gioco e tentare anticipatamente il salvataggio della serie B.
E, non ho capito nemmeno in una occasione come questa, perché non vi era la presenza del Presidente in carica, come era accaduto per Domenico Toscano a fare gli onori di casa con tanto di bollicine.

Artico in pratica riceve la cartolina dagli Usa e da ambasciatore non che non porta pena rivolge al nuovo tecnico bianconero i saluti degli azionisti americani con la richiesta che in un campionato tosto come la cadetteria, occorre lavorare sodo al fine di non ritornare dentro un baratro.

Ma non ho sentito una parola che partisse dalla sua esperienza (forse per i microfoni in panne), senza il fabbisogno anacronistico delle domande dei giornalisti locali, su come e quando verrà allestita la rosa del cavalluccio. E, poi comunque, siamo onesti, sarebbe stato persino elegante ringraziare l’allenatore dei record per chiudere un capitolo che comunque lascerà strascichi trai due, lontani dalla Romagna e aprirne uno nuovo…

È comunque ancora avrebbe dovuto spiegare ai presenti il tonfo su D’Aversa.

Chi parte, chi arriva, chi rimane? Per Artico pare ci sia ancora tempo, forse per il principio economico che la società deve ancora ben capire di quanto mettere sul piatto della bilancia? Lo capiremo strada facendo.

Mignani nel suo aplomb, con perfetta caduta del tessuto del suo abito, ha dichiarato che allenare il Cesena è un onore. Che non vede il motivo di cambiare modulo con la difesa a tre. Poi, il nuovo allenatore bianconero si è cimentato un po’ parafrasando ricordando a tutti che quello che è successo la scorsa annata, senza menzionare il suo collega Toscano, deve essere riposto in una valigia. Ogni campionato non è mai uguale (ahhhh ci credo 96 punti non li avresti mai fatti) e ora in B (una seconda serie A) cambia tutto.

Si affiderà ai giovani che nello scorso campionato sono emersi con grande personalità e chiede il massimo sostegno da parte dei tifosi.

L’avventura per Mignani è partita, ma quella vera si gioca in campo e bando alle chiacchiere, ora bisogna accendere il motore con l’auspicio che le batterie abbiano una buona autonomia per non fare la fine dell’odioso Lecco.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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