Siamo tutti affranti per la perdita di Maurizio Costanzo che ha portato un linguaggio nuovo a quelli della mia generazione, che da ragazzo ad appena 14 anni si è ispirato a Indro Montanelli facendo anche “buca” per incontrarlo. Maurizio è stato un’icona scoprendo tanti personaggi, uscendo anche vivo miracolosamente da un attentato mafioso. La sua è una storia comune, un uomo intelligente, colto, ironico, e amante del teatro. Un grande protagonista del novecento.

Le sue interviste difficile sono ancora immortalate nei palinsesti della Rai e di Fininvest.

È morto a Roma all’età di 84 anni Maurizio Costanzo. Lo ha comunicato il suo ufficio stampa. Nato nella capitale il 28 agosto 1938, era sposato dal 1995 con Maria De Filippi.  Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere e molti altri). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982. Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis(2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).

Grazie Maurizio, che non potrai mai morire perché come diceva Totò il teatro, il palcoscenico, quindi queste potenze, sono la vita.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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