STEFANO VALENTI ECRI MILENA SANTERINI PRESIDENTESSA ALLEANZA CONTRO L'INTOLLERANZA ED IL RAZZISMO DEL CONSIGLIO D'EUROPA
Visti i fatti e le dichiarazioni perpetrate da tale “Ente”, ben supportate dalla sinistra e dalla Segretaria del PD Elly Schlein, in cui viene affermato che la “polizia italiana è razzista” e ii cui vengono messe in discussione scelte politiche del nostro Governo in merito ai migranti è forse bene fare chiarezza su quello che “DOVREBBE” essere il suo vero ruolo nell’ambito della UE, compiti smentiti dalle recenti scelte ingiuriose e discutibili!
La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), istituita dal Consiglio d’Europa, è un organo indipendente di monitoraggio in materia di diritti umani. Essa è specializzata in questioni relative alla lotta contro il razzismo, la discriminazione (basata su “razza”, origine etnica, colore della pelle, cittadinanza, religione, lingua, orientamento sessuale e identità di genere), la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza. È composta da membri indipendenti e imparziali, designati per la loro autorità morale e la loro riconosciuta competenza in materia. Nell’ambito dei suoi compiti statutari, l’ECRI svolge un’attività di monitoraggio “paese per paese’’, tramite la quale analizza la situazione in ciascuno degli Stati membri in materia di razzismo e intolleranza per poi formulare suggerimenti e proposte su come affrontare i problemi individuati. Il monitoraggio “paese per paese” svolto dall’ECRI permette di prendere in esame allo stesso modo tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa.
Tale attività è svolta in cicli di 5 anni. I rapporti relativi al primo ciclo sono stati completati alla fine del 1998, quelli riguardanti il secondo ciclo alla fine del 2002, quelli del terzo ciclo alla fine del 2007, quelli del quarto ciclo all’inizio del 2014 e quelli del quinto ciclo alla fine del 2019. La fase relativa al sesto ciclo è iniziata alla fine del 2018. I metodi di lavoro per la preparazione dei rapporti prevedono analisi documentali, un sopralluogo nel paese in questione e in seguito un dialogo confidenziale con le autorità nazionali. I rapporti dell’ECRI non sono frutto di indagini o prove testimoniali. Si tratta di analisi basate su informazioni raccolte da un’ampia varietà di fonti. Gli studi documentali si basano su numerose fonti scritte nazionali e internazionali. La visita in loco fornisce l’occasione di incontrare direttamente le parti interessate (governative e non), al fine di raccogliere informazioni dettagliate. Il dialogo confidenziale instaurato con le autorità nazionali consente alle stesse, se lo ritengono necessario, di formulare commenti sulla bozza di rapporto, al fine di correggere ogni eventuale errore fattuale. A conclusione del dialogo, le autorità nazionali possono richiedere, qualora lo ritengano opportuno, che le loro osservazioni siano allegate al rapporto finale dell’ECRI. I rapporti relativi ai paesi del sesto ciclo di monitoraggio si concentrano su tre temi comuni a tutti gli Stati membri: (1) effettiva parità e accesso ai diritti, (2) discorso d’odio e violenza per ragioni di odio, (3) integrazione e inclusione, oltre che su varie tematiche proprie di ciascun Paese. Nell’ambito del sesto ciclo di monitoraggio, è nuovamente richiesto di dare priorità nell’attuazione a due specifiche raccomandazioni selezionate tra quelle formulate nel rapporto. Un processo di monitoraggio intermedio per queste due raccomandazioni sarà effettuato dall’ECRI entro due anni dalla pubblicazione del rapporto in questione. Il rapporto è stato elaborato dall’ECRI sotto la sua piena e completa responsabilità. Rispecchia la situazione fino all’11 aprile 2024, salvo diversa indicazione; di norma, qualsiasi eventuale evoluzione intervenuta dopo tale data non è trattata nell’analisi contenuta nel presente rapporto, né è presa in considerazione nelle conclusioni e proposte formulate dall’ECRI nel presente rapporto.
Tratto da Wikipedia: Rapporto dell’ECRI sull’Italia – 2024
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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