CI VORREBE UNO “SPAZIATINO…”
Arriva lo Spezia. Una squadra che reputo ancora più forte del Sassuolo per la sua intraprendenza che sa fondere un grande allenatore come D’Angelo. La vittoria sul Pisa di Filippo Inzaghi strappata con i denti, i muscoli, i nervi, la vigoria e il bel gioco, la dicono lunga di quanto sia forte tutto il complesso ligure che ora si ritrova a solo tre lunghezze dai neroazzurri e sente nelle narici il profumo della serie A.
Non poteva capitare peggior avversario al Cesena, in questo periodo, per consolidare il passo verso la salvezza o qualcosa di più.
Il terzo posto in classifica ben consolidato e distanziato per tutto l’arco del campionato è la lampante testimonianza di una continuità di risultati meritevoli e pieni. Lo Spezia arriverà in riva al Savio con il petto in fuori e molto entusiamo, dicevamo dopo il 3-2 rifilato al Pisa che si era ritrovato in vantaggio per ben due volte. Quando si ribaltano e si vincono parite così accese, il morale sale alle stelle e tutto si fortifica nella piena fiducia dei propri mezzi che ti porti dentro lo spogliatoio.
Lo Spezia, oggi con un batter d’ali del suo allenatore D’Angelo si candida fortissimamente per il ritorno nella massima categoria e cercherà di dimostrarlo anche in Romagna senza nessun sconto. Come fermare allora questa corazzata che quando parte unita diventa distruttiva?
Non è facile trovare una via d’uscita se dovessimo leggere da una parte e dall’altra la lista dei convocati per l’incotro ufficiale. Il Cesena di Michele Mignani, credo che abbia solo una soluzione. Scendere in campo con autorevolezza e fame, senza sentirsi succube e già sconfitto.
Entrare sul terreno di gioco con la voglia di mordere uno “speziatino” di vitello.
Non sarebbe ne la prima, ne l’ultima volta che i “ragazzi ribelli”, quando hanno apparrecchiato la tavola bianconera, si sono poi alzati con un sapore speciale.
Vincere o uscire indenni contro lo Spezia apparirebbe come un desiderio, quello di essersi assicurati una grande prestazione sportiva.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega