In copertina Marco Antonucci

In copertina: Mirko Antonucci – Foto Rega

Profumo di serie A

Nell’immaginario del passato Cesena-Sampdoria rappresentato la parita di cartello della giornata. Anni addietro le due società militavano nella massima categoria con il petto in fuori, se solo pensassimo ad occhi chiusi alla lista dei calciatori che hanno vestito la casacca bianconera e blucerchiata. Inutile stilarla non basterebbe questo numero di giornale per elencarli tutti, affidiamoci ai ricordi. Ma tra i tanti ne voglio solo ricordare uno che ha iniziato la sua carriera tra i bambini bianconeri.

Mi riferisco a Maurizio Orlandi “Micio” che dopo tutte le trafile delle giovanili e un assaggio in serie A in riva al Savio, decise di andare in Liguria per accendere la lanterna insieme a Mancini e Vialli. Il centrocampista romagnolo se a Cesena disputò 94 presenze con dieci gol all’attivo dal 1971 al 1975, con la Sampdoria fece un doppio salto qualitativo come titolare inamovibile. Scese in campo 175 volte e andò a segno con ben 14 gol alcuni da cineteca.

Fu il punteggio più alto che ottenne come calciatore nonostante le convocazioni con il Lecce, L’Ancona, il Pinerolo, per terminare a Forlì la sua carriera.
Dopo questo tuffo sintetico nel passato veniamo ai tempi moderni. La Sampdoria con Pirlo (esonerato) ha iniziato il suo inizio di campionato veramente con il piede sbagliato cadendo inaspettatamente, visto l’organico, nei bassifondi della classifica. Poi con l’arrivo di quel marpione di Sottil in panchina, il gioco offensivo ha iniziato a dare i suoi frutti e le vittorie non sono mancate per ritornare ad essere protagonista; d’altronde la rosa ligure rimane una delle serie candidate al salto di categoria.

Il Cesena, definita, dallo stesso Michele Mignani, “una mina vagante”, che al Manuzzi ha concesso solo un punto al Modena di Bisoli, sta giocando a meraviglia e la crescita individuale di Antonucci e Bastoni, sta dando quel valore aggiunto che tutti i tifosi del cavalluccio erano convinti che prima o poi si notasse.
Cavalluccio e Lanterna a confronto, l’uno chiama l’altra come tra due innamorati abbracciati in un porto che vorrebbero sognare il ritorno in A!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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