Questo mio scritto ha come spunto quanto “Il Giornale” in un articolo di F. Giubilei ha pubblicato oggi.
Riguarda un evento che trova origine in una città rossa-romagnola: “Premio Cesena Città per la Pace 2024“. Un premio che l’Amministrazione comunale di Cesena ha deciso di conferire, venerdì prossimo, con la compartecipazione del Centro Pace, all’organizzazione palestinese “Yuoth of Sumud”, un gruppo politico che si oppone al “colonialismo israeliano” per una Palestina libera.
Il pensiero corrente non riguarda certo il fatto di tale scelta, più o meno condivisa ma a sua unilateralità!
In un momento così particolarmente difficile, la tregua, lo scambio tra i prigionieri dei terroristi di HAMAS con la liberazione di centinaia di detenuti palestinesi (dei quali molti condannati all’ergastolo) ospiti delle carceri israeliane, i due neonati strangolati e resi nelle bare, assegnare tale premio solo alla Palestina e ai palestinesi risulta un insulto, una infamia nei confronti del popolo israeliano colpito duramente nell’attacco del 7 ottobre 2023, ma apparentemente o volutamente ignorato dalla sinistra cesenate!
Non a caso Antonella Celletti, responsabile degli Enti locali della Lega Romagna, ha subito sottolineato: “Mentre il mondo civile piange i due bimbi Bibas, ostaggi strangolati dai terroristi di Hamas, con il Pirellone che per ricordo si colora di arancione, come altre città, e l’Argentina dichiara un giorno di lutto nazionale, Cesena affida il ‘premio per la pace’ a un gruppo di palestinesi antisionisti e antioccidentali? Una vergogna indelebile”.
Non dimentichiamo inoltre che l’Associazione “Youth of Sumud” si base su un dogma non facile da accettare: “Il sionismo è una forma di colonialismo di insediamento!“
Inoltre sembra che alla cerimonia di premiazione partecipino anche le ONG “Mediterranea” e “Operazione Colomba”: un buon modi per creare la solita commedia sinistroide del tipo “Festa dell’Unità” con pane e mortadella, un bicchiere di sangiovese e magari il sottofondo di “Bella ciao, bello ciao”!
Per la cronaca è giusto ricordare che Cesena nello scorso autunno è stata protagonista di un altro evento “discutibile” e comunque ben pilotato da una certa corrente politica che ha organizzato e proposto un festival del cinema palestinese, con il patrocinio del Comune in collaborazione con BDS “Movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele“, una organizzazioneantisemita (così definita da parte del Governo tedesco) e discriminatoria verso Israele (dalla Corte suprema spagnola).

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto Imagoeconomica