Serve l’approvazione del Parlamento, quindi tanti cari saluti a chi dava già per certo il “divorzio” tra Gran Bretagna e Unione Europea.

L’Alta Corte di Londra ha infatti stabilito che sulla questione metta mano il Parlamento britannico, esprimendosi sull’avvio o meno della procedura di uscita dall’Ue; insomma, il governo di Theresa May non potrà presentare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona senza l’ok del Parlamento.

Un gruppo di attivisti pro-Ue aveva fatto richiesta all’Alta Corte e dopo l’accoglimento sono giunte le inevitabili polemiche. “Il governo è deluso. Il Paese ha votato per lasciare l’Ue in un referendum consentito da leggi del Parlamento. Il governo è determinato a rispettare il risultato del referendum”, ha dichiarato il ministro del Commercio, Liam Fox. “Questa sentenza solleva un’importante e complessa questione di diritto ed è giusto che la consideriamo con prudenza prima di decidere come procedere”, ha aggiunto.

A livello economico è necessario evidenziare come la sterlina si sia notevolmente rafforzata dopo la decisione dell’Alta Corte britannica. La valuta britannica è arrivata fino a 1,2449 dollari da un minimo nella mattinata di 1,2324 dollari ed è ora è scambiata a 1,2425. La sterlina è inoltre scambiata a 0,8927 per un euro da 0,9019.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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