Le misure messe a punto finora dovrebbero valere per sei mesi, con uno sforzo economico di 2,8-3 miliardi. Da una parte l’intervento guarda ai clienti vulnerabili, con un’estensione della platea del ‘bonus sociale: la strada dovrebbe essere quella seguita già nel 2023, che prevedeva di innalzare la soglia Isee dagli attuali 9.530 euro a 15mila euro. Il costo dovrebbe essere aggirarsi sugli 1,5 miliardi.

Sull’altro fronte, si lavora per trovare un sollievo per le imprese, comprese quelle energivore. In particolare, si punta a recuperare 600 milioni dalle aste Ets (Emission trading system, la tassa sulle emissioni di Co2), per sostenere le aziende energivore ma anche le pmi. Allo studio ci sarebbero anche una riduzione del differenziale tra il costo del gas sul mercato di riferimento europeo e quello sul mercato all’ingrosso italiano oltre ad una norma sul rinnovo o il prolungamento delle concessioni idroelettriche.

L’allargamento della platea per il bonus sociale è fra i temi centrali del decreto. Al momento, questa misura riguarda quelle famiglie che hanno un Isee inferiore a 9.530 euro, per un ammontare pari a circa 219 euro. La platea, quindi, potrebbe essere estesa fino a 15mila euro di Isee. Tornerebbe così a raggiungere, come era già avvenuto nel 2023, 4,5 milioni di famiglie. Dati Skynews.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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