Un bilancio drammatico quello dell’attentato avvenuto ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dell’aeroporto Ataturk: 37 morti e 147 feriti.
Alle 22:00 ora locale, 3 terroristi (forse 7), hanno aperto il fuoco sulla folla presente in aeroporto, usando dei kalashnikov.
Gli attentatori si sono poi fatti esplodere durante uno scontro a fuoco con la polizia al parcheggio dei taxi. Al momento, la sola cosa certa riguarda il numero di vittime, poiché l’esatta dinamica degli eventi è ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze di sicurezza.
Secondo fonti della polizia il commando sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e 1 sarebbe stata arrestata. Lo scalo è rimasto chiuso per diverse ore e tutti i voli sono stati dirottati verso altri aeroporti.
Alcuni testimoni hanno parlato di scene drammatiche, con feriti portati via anche in taxi.
L’aeroporto Ataturk ha un doppio sistema di controlli di sicurezza, il primo dei quali all’ingresso dello scalo, ancor prima di arrivare ai banchi di accettazione: è proprio in questo punto che sarebbe avvenuto almeno uno degli attacchi, mentre altri spari sono stati uditi anche in un parcheggio vicino. L’azione terroristica è stata confermata direttamente dal ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag.
Binali Yildirim, il primo ministro turco, ha affermato che tutte le prove raccolte fino a questo momento suggeriscano che ci sia la mano dell’Isis dietro all’attacco all’aeroporto.
