“Vorrei esortarvi a non perdere di vista il fine del vostro servizio e delle vostre azioni: promuovere la vita, salvare la vita, difendere la vita sempre“. Sono le parole di papa Francesco in Piazza San Pietro nella messa presieduta questa mattina per il Giubileo delle Forze armate, di Polizia e Sicurezza. È il secondo dei grandi eventi dell’Anno Santo.
Dopo la recita dell’Angelus Papa Francesco è rientrato a Santa Marta. Il Pontefice è apparso visibilmente affaticato per i postumi della bronchite che già nei giorni scorsi lo aveva costretto a rinunciare alla lettura della catechesi dell’udienza generale del mercoledì e a svolgere le udienze di venerdì e sabato a Santa Marta. Durante la lettura dell’omelia si è interrotto, lamentando difficoltà nella respirazione, e ha lasciato che proseguisse nella lettura l’arcivescovo Diego Giovanni Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. “Mi scuso e chiedo al maestro di continuare la lettura, ho difficoltà nel respiro”, ha detto interrompendosi durante la lettura e ha quindi rinunciato a proseguire.
“Vi chiedo per favore di vigilare: vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi; vigilare per non essere mai contaminati dal veleno della propaganda dell’odio, che divide il mondo in amici da difendere e nemici da combattere“. “Siate invece testimoni coraggiosi dell’amore di Dio Padre, che ci vuole fratelli tutti. E, insieme, camminiamo per costruire una nuova era di pace, di giustizia e di fraternità“, ha aggiunto il Pontefice.
A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica