Il fuoco era la cura
liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury

creazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
con Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni,
Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo
scrittura Daniele Villa

produzione Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo,
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa,
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Centrale Fies / Passo Nord

Teatro Bonci
Piazza Guidazzi – Cesena

14 e 15 marzo 2025
venerdì e sabato ore 20.30

durata: 95 minuti

Sotterraneo, il pluripremiato collettivo di ricerca teatrale con base a Firenze che nella scorsa Stagione ha presentato a Cesena lo spettacolo Premio UBU L’Angelo della Storia nell’ambito della rassegna L’altro sguardo, torna al Teatro Bonci venerdì 14 e sabato 15 marzo (ore 20.30), con il nuovo spettacolo: Il fuoco era la cura, prodotto da Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, da un capolavoro della letteratura del Novecento, Fahrenheit 451 di Ray Bradbury.

Il romanzo, uscito nel 1953, è ambientato negli anni venti del XXI secolo, vale a dire oggi.
Nel futuro qui immaginato è vietato leggere (pena l’arresto), schermi costantemente accesi alienano il tempo libero delle persone e il tentativo di pensare causa malessere fisico. Il corpo dei pompieri non è più impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri e, se necessario, i loro possessori.
Come in tutti i regimi totalitari, esiste una comunità segreta di dissidenti, le persone-libro, che si impegnano a imparare a memoria un grande classico della letteratura mondiale, per salvarlo dall’oblio e tramandarlo così alle generazioni future.

Bradbury si è sbagliato?
A 71 anni dalla pubblicazione, il collettivo artistico ha scelto di esplorare le pagine di questo classico contemporaneo attraverso la lente del teatro, per interrogarsi insieme agli spettatori sulle possibili derive socio-politiche e culturali del nostro presente. «Dipende come intendiamo la distopia – risponde Sotterraneo – una previsione sul futuro che a un certo punto viene confermata/ smentita oppure un allarme sul presente che continua a rinnovarsi? In Fahrenheit 451 il tempo-libero è sempre un tempo-schermo, l’accelerazione tecnologica ha spinto la società tutta a ricercare una semplificazione autoritaria a fronte di una complessità che si era fatta insostenibile, tutte e tutti vivono sotto la minaccia di un conflitto nucleare, la gente ha smesso spontaneamente di leggere perché l’inconsapevolezza è più rassicurante: tutto fin troppo attuale, purtroppo».

Il fuoco era la cura attraversa e rilegge liberamente il libro. In scena, cinque performer si identificano con i personaggi della storia, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra, tutto ciò che Bradbury non spiega o non racconta, creando linee narrative parallele, deviazioni teoriche e creando spunti di riflessione che il testo continua a generare nel nostro presente, sulla possibilità oggi di derive totalitarie, apparentemente distopiche, ma non così distanti dalla realtà.
Sotterraneo costruisce così anche le cronache di un tempo intermedio, fra il nostro presente e un futuro anticulturale, in cui l’istupidimento ci allontana dal fardello del pensiero complesso.

Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 attorno allo spettacolo 11/10 in apnea (Generazione Premio Scenario 2005) e si compone di un nucleo autoriale fisso, a cui si affiancano diversi collaboratori che variano a seconda dei progetti. Il gruppo lavora su opere che si muovono su vari formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – e si concentrano sulle contraddizioni del presente secondo un approccio avant-pop, in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale. Negli anni produce spettacoli che circuitano in Italia e all’estero: Post-it (2007), La Cosa 1 (2008), il Dittico sulla specie composto da Dies irae _5 episodi intorno alla fine della specie (2009) e L’origine delle specie_da Charles Darwin (2010), Homo ridens (2011), lo spettacolo di teatro infanzia La Repubblica dei bambini (2011), il Daimon Project composto da BE LEGEND! (2013) e BE NORMAL! (2013), WAR NOW! (2014, in coregia col regista lettone Valters Silis nell’ambito del progetto europeo Shared Space), Il giro del mondo in 80 giorni (2015), Overload (2017), Shakespearology (2019), lo spettacolo per bambini I futurnauti (2019), Europeana (2020), Atlante linguistico della Pangea (2021) e L’Angelo della Storia (2022).

Sotterraneo ha ricevuto importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011) per Dies irae, Eolo Award (2012) per La Repubblica dei Bambini, ACT Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per Homo ridens, Best of Be Festival (2016)  per Overload_studio, Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2018)  per Overload, Premo Scenari Pagani (2019), Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2022) per L’Angelo della Storia. La compagnia si occupa anche di formazione teatrale, curando progetti laboratoriali per varie strutture tra le quali: Comune di Firenze, Fondazione Toscana Spettacolo, Centrale Fies, Amat, Irigem, Fanny & Alexander, Laboratorio Nove, Università degli Studi di Firenze, Teatri di Pistoia, Università Iuav di Venezia, Teatro Stabile del Veneto, Theatre of Europe (Londra), Istituto italiano di cultura (Londra), Be Festival (Birmingham), Teatro de La Abadia (Madrid).
Dal 2017 al 2020 entra a far parte del network europeo Apap – Performing Europe 2020, mentre nel biennio 2019/20 del network europeo SHIFT KEY. Dal 2021 è artista associato al Piccolo Teatro di Milano.

Il fuoco era la cura
liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury
creazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
con Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
abiti di scena Ettore Lombardi
suoni Simone Arganini
coreografie Giulio Santolini
oggetti di scena Eva Sgrò
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
tecnica Monica Bosso
cura della produzione Francesca Bettalli e Camilla Borraccino
amministratrice di compagnia Luisa Bosi
ufficio stampa Cristina Roncucci
comunicazione Francesco Marini
video teaser Roberta Segata
video documentazione Ufficio produzione video del Piccolo Teatro di Milano
grafica Veronica Franchi
produzione Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Centrale Fies / Passo Nord
residenze artistiche Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), La Corte Ospitale, Centrale Fies / Passo Nord
Sotterraneo è Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano, fa parte del progetto Fies Factory ed è residente presso l’ATP Teatri di Pistoia

foto di scena Masiar Pasquali / Piccolo Teatro Milano – Teatro d’Europa

sono presenti luci stroboscopiche

Audiodescrizione Teatro No Limits
La replica di sabato 15 marzo sarà audio descritta per persone con disabilità visiva: l’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto del Centro Diego Fabbri di Forlì Teatro No Limits, con il sostegno di BCC Romagnolo.
Informazioni e prenotazioni: info@centrodiegofabbri.it – tel. 0543 30244.
Ingresso ridotto (15 euro) per gli utenti non vedenti e ipovedenti e omaggio per l’accompagnatore.

Informazioni:
Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena tel. 0547 355959 | info@teatrobonci.it
Orari biglietteria (solo giorni feriali): dal martedì al sabato ore 11.00 – 14.00 e 16.00 – 19.00; nei giorni di rappresentazione serale fino a inizio spettacolo; le domeniche di rappresentazione pomeridiana, dalle 15.00 fino a inizio spettacolo. Online: cesena.emiliaromagnateatro.com | vivaticket.com
Ingresso: 8 / 22 €.

A cura di Debora Pietrobono – Foto Masiar Pasquali

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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