*URGENZA CALDO RISCHIO VITA.* 
Negli ultimi vent’anni la crisi del clima ha causato 4 milioni di morti per il caldo nel mondo, l’ Italia ha fatto registrare nel 2023 circa 62 mila vittime per il caldo anomalo e gli eventi ad esso collegati. L’ eccesso con particolare riferimento alle persone anziane.
*L’ingiustizia climatica si riferisce alla disparità con cui gli impatti del cambiamento* climatico colpiscono diverse popolazioni, spesso *penalizzando di più quelle meno responsabili delle emissioni di gas serra. Questa* disuguaglianza è evidente in vari contesti: *Vulnerabilità geografica*: Le comunità situate in regioni più esposte ai cambiamenti climatici, come  le aree soggette a siccità, subiscono maggiormente gli effetti negativi del clima estremo: le piccole isole del Pacifico sono particolarmente a rischio per l’innalzamento del livello del mare.
*Disuguaglianze economiche:* Le popolazioni povere hanno meno risorse per adattarsi ai cambiamenti climatici, questo aggrava ulteriormente le loro condizioni di vita e limita le opportunità di sviluppo economico.
*Impatto su popolazioni indigene:* Le popolazioni indigene, che dipendono  dalle risorse naturali per la loro sopravvivenza, sono particolarmente vulnerabili. I cambiamenti nei cicli stagionali e nella disponibilità *di risorse naturali possono avere un impatto devastante sulle loro culture e mezzi di sussistenza.*
*Responsabilità storica: Le* nazioni industrializzate hanno contribuito all’inquinamento e al riscaldamento globale, tendono ad avere più risorse per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.
I paesi in via di sviluppo, che hanno emesso meno gas serra, affrontano le conseguenze più gravi senza avere le stesse capacità economiche e tecnologiche per rispondere efficacemente. Si crea un circolo vizioso di *ingiustizia continua che sembra non preoccupare più di tanto i paesi del mondo che contano!*
Nel 2050 gli esperti pensano *che le temperature così alte porteranno la non abitabilità il molte parti di questo mondo!!!*
*E NOI DOBBIAMO FARE QUALCOSA SENZA RIMANDARE.*
A cura di Paolo Gabellini – Foto ImagoEconomica
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui