E’ tornato di moda il dibattito politico in Tv. Alle prossime elezioni mancano meno di due mesi e i toni sul confronto elettorale sono da guerra in Vietnam. Le solite promesse sono come bombe a mano che ci esplodono davanti al piccolo schermo e in mezzo alla giungla non si salva nessuno.

E’ sintomatico il fatto che emerge trasmissione, dopo trasmissione il gioco delle balle a chi la spara più grossa, senza nemmano pensare che a dettare i ritmi economici per il futuro dell’italia, non è più il nostro paese, ma l’Europa. Per carità direbbe mio nonno, le promesse elettorali hanno sempre fatto parte della scena politica e per tanto meglio una sana risata che il solito spartito che non andrebbe nemmeno a San Remo. Ma d’altronde ormai è anche carnevale e nel carro dei vincitori ci vogliono stare tutti e con il naso allinsù. Ciò che stupisce maggiormente nelle parole dei nostri politici che ambiscono sempre più ai vitalizi è la gravità permanente di chi la spara più grossa. Taglio di qua, taglio di la, ma tutto questo senza pensare che se da qualche parte fai il sarto dall’altra hai bisogno di clienti che si vedranno aumentare l’abito da indossare.

E, così noi italiani, vaccini si, vaccini no, job acts no o si, reddito di cittadinanza, abolizione della legge Fornero, siano ancora attenti a prendere sparate prima della camomilla.
Ritengo che in questa partita a rugby manca ancora una volta una visione vera dei problemi reali dei cittadini e che per la solita poltrona questa competizione vedrà pochi spettatori alle urne.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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