La Magistratura francese occupa le prime pagine dei quotidiani e raccoglie migliaia di note negative per il “comportamento” manifestato e che esula dal ruolo che dovrebbe avere quale Istituzione mirata a garantire la “GIUSTIZIA”.
Come riportato in un articolo di F. Galici, su “Il Giornale” la Magistratura francese si è prodigata a condannare la Le Pen, in merito a atto accaduti oltre 10 anni fa e tenuti ben in evidenza per poterla colpire nel caso in cui la destra che rappresenta avesse avuto “incrementi di voti” e “di potere”. Una condanna vergognosa e incomprensibile non tanto per il fatto di per sé, appropriazione indebita, ma l’applicazione della pena di ineleggibilità con decorrenza immediata nonostante trattisi ancora di una sentenza di primo grado. Fatto che ha creato seri dubbi sulla sua legittimità e non ben vista da una buona parte dei Francesi, che lo considerano un atto politico ingiustificato.
Non dimentichiamo che nel 2024 la Le Pen, Leader del Rassemblement National era in testa ai sondaggi per la corsa alla “presidenza” della Francia. Con tale “condanna” al momento ne è completante esclusa.
Certo. ha possibilità di fare “ricorso” ma , se tanto ci dà tanto, la ligia Magistratura, nella sua “correttezza e impegno” farà in modo che tale procedura non si realizzi nei giusti tempi.
Per a cronaca è doveroso ricordare un “documento” del Syndacat de la Magistrature che è stato reso noto, poco dopo la condanna della Le Pen, redatto l’11 giugno 2024 e riferito alle elezioni europee dello stesso anno.
Per meglio comprendere il comportamento di Giudici e Magistrati lo leggiamo insieme, nella sua sintesi:
“Il radicamento elettorale dell’estrema destra prosegue su tutto il territorio. Certamente, ampie parti dei programmi di estrema destra sono state, per diversi anni, integrate nelle politiche pubbliche dei governi successivi e il Syndacat de la Magistrature non ha mai smesso di denunciare le conseguenze sociali e politiche catastrofiche di questi orientamenti. Ma i rischi per l’effettività dello Stato di diritto si moltiplicano ogni volta che il Rassemblement national e i suoi affiliati sono sul punto di allargare ulteriormente la loro base all’interno dei poteri legislativo ed esecutivo. La funzione primaria dei magistrati è di garantire l’uguale applicazione della legge e di proteggere i diritti e le libertà delle persone, in particolare contro l’eventuale arbitrio del potere. L’installazione delle matrici ideologiche di estrema destra – autoritarie, securitarie, discriminatorie, xenofobe, razziste – li riguarda quindi in prima persona. Il Syndacat de la Magistrature invita tutti i magistrati, così come tutti coloro che partecipano all’attività giudiziaria, a mobilitarsi contro l’accesso al potere dell’estrema destra. Il Sindacato della magistratura parteciperà ai movimenti collettivi di unione e resistenza e prenderà parte alle manifestazioni organizzate nei prossimi giorni in tutta la Francia“.
Non a caso a 10 mesi dalla stesura di tale “infamante comunicato”, il Giudice di turno, ha pensato bene di aggiungere alla condanna della Le Pen l’ineleggibilità per 5 anni!
Anche la Francia è messa male in tal senso e ci fa ben comprendere che la “magistratura politicizzata” è presente ovunque e gestita fondamentalmente da una “sinistra” che ritiene di poter, lei tramite, gestire il potere!

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto Repertorio