Adolfo Rebughini

In arrivo Vinitaly che guarda oltre le barriere commerciali per la sua 57esima edizione, a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, dove presenta con circa 4 mila aziende e un quartiere espositivo al completo, confermandosi baricentro del vino italiano. Nei 18 padiglioni della manifestazione (tra fissi e tendostrutture) sono attesi operatori dall’Italia e da 140 nazioni. Tra gli obiettivi che caratterizzano tutte le iniziative messe in campo quest’anno da Veronafiere si consolidano quelli della promozione e dell’internazionalizzazione mentre punta a crescere ulteriormente il palinsesto dei contenuti, con Vinitaly che evolve da osservatore delle tendenze a incubatore delle stesse.

L’internazionalizzazione, sempre in chiave bidirezionale da Verona al mondo e viceversa, rimane una priorità della manifestazione e del piano di incoming realizzato da Veronafiere in collaborazione con Agenzia ICE per Vinitaly 2025. “Sono 1.200 i top buyer accreditati e ospitati a Verona“, ha annunciato il direttore generale, Adolfo Rebughini. Una selezione profilata da 71 Paesi, sei in più rispetto all’anno scorso, che ha centrato l’obiettivo di replicare il record del 2024″. Tra le delegazioni più numerose dei super operatori selezionati dall’area extra Ue, in pole position quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, UK, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l’area balcanica. Dai mercati ai trend, Vinitaly rappresenta un incubatore delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le aziende espositrici e per il settore.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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