Auspichiamo di non trovarci difronte ad una storia infinita, come purtroppo più volte è accaduto quanto la “verità” non è gradita politicamente o non fa comodo al sistema.
Vero, più che vero: le vittime del COVID non hanno pace e forse dalle loro bare gridano non più giustizia ma vendetta!
Da quanto appreso e pubblicato da “Il Giornale” quella che dovrebbe essere la “Giustizia” sembra non essere in grado (o forse le è impedito) di ricostruire i fatti accaduti e i morti che ne sono purtroppo derivati in quella che è stata una “discutibile” gestione della pandemia a cui oggi “SEMBRA” aggiungersi una circostanza assai grave se risultasse provata: una presunta, spregiudicata e vergognosa strategia difensiva eseguita dal pool degli Avvocati nominati dai famigliari delle vittime, specificatamente della bergamasca.
Riscontri analoghi li troviamo anche sul “Corriere della Sera” di ieri, che ha evidenziato una “querelle” tra alcuni Avvocati della difesa e un loro consulente in merito al fatto che l’obiettivo dei legali delle famiglie della vittime era quello di lucrare sulla loro disgrazie e non certo per raggiungere un verdetto favorevole, che oggi diventa quasi impossibile dato anche dalle migliaia di pagine del dossier della Finanza predisposte in base alle richieste della Procura di Bergamo allora capitanata da Antonio Chiappani e sembra finite nel dimenticatoio, con l’unica speranza che vengano rimesse alla luce su specifica ordinanza della Commissione d’inchiesta sulla pandemia finalizzata a stabilire le reali responsabilità del Governo di Giuseppe Conte sulla “gestione” della pandemia.
Tali nuove informazioni e “supposizioni” aprono una voragine su tale inchiesta e, strano ma vero, emergono una serie di e-mail tra legali e consulenti dell’Associazione che rappresenta le famiglie delle vittime della bergamasca mettendo in luce vergognosi episodi sul caso diventato terreno fertile per le velleità politiche (vere o meno)  nelle fila di un partito No Vax “Italexit”, a cui Robert Lingard – al quale di deve il merito di aver ritrovato il report Oms opportunamente celato in quanto sbugiardava Palazzo Chigi – si sarebbe contrapposto al fine di non cadere  nelle abituali e infami  strumentalizzazioni politiche, co le conseguenze che comportano a chi le “promuove”.
Tali accuse verranno smentite o ci troviamo difronte ad un processo forse ventennale se non oltre?
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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