Cari amici lettori, oggi proviamo ad immaginare una diversa visione della tragedia che incombe sulla “UNIONE DELLE CORPORAZIONI EUROPEE e dove tutti cercano un’attenuante per svincolarsi dal problema e possibilmente scaricandolo su altri senza battere ciglio: Meeting, summit, convention, round-tables solo per prendere tempo e non decidere niente!
Non a caso parliamo di “fantapolitica” legata al problema dell’immigrazione delle popolazioni africane ormai inarrestabile: oltre 3.000.000 di migranti hanno invaso le Corporazioni e non trovano né case, né lavoro né sostentamento se non vane e fatiscenti promesse tra l’altro mai mantenute.
La Corporazione italiana ha lottato strenuamente nel dare accoglienza a tali profughi se pur osteggiata dalla Corporazione francese e da quella tedesca che hanno chiuso i confini.
I Gestori del potere si sono trovati con le spalle al muro, con il Popolo pronto alla “rivolta” e una opposizione che spudoratamente li attacca affermando che non stanno rispettando le promesse elettorali contro il freno agli sbarchi e che organizzeranno un referendum affinché cedano le redini a Persone più preparate e più capaci.
I tempi sono sempre più stretti, così il Capo della Corporazione, una Donna, prende una decisione drastica e convoca una Assemblea generale per definire una volta per tutte il “problema immigrazione” ben conscia che la sua proposta sarà certamente “impopolare” e che potrebbe pregiudicare il suo ruolo, ma necessaria se non indispensabile per la sopravvivenza di tutti.
L’ordine del giorno dell’Assemblea:
– Tutela dei confini
– Revisione dei “Patti Lateranensi”
Il Capo della Corporazione, presa la parola, illustra il primo punto, dopo aver fornito tutti i dati statistici, economici e finanziari che riguardano i “migranti”, le loro necessità e l’impossibilità di una corretta accoglienza, viste le “chiusure” da parte delle altre Corporazioni. Propone pertanto di “schierare” tutte le Navi della Marina Corporativa lungo il confine delle acque territoriali impedendo così a qualsiasi imbarcazione, non munita di “permesso”, di entravi, pena la risposta quale atto di guerra per invasione del Paese, con ciò che comporta. Questo provvedimento viene esteso anche nei confronti delle Navi ONG, ovvero le Navi Negriere, che tra l’altro battono bandiera proprio dei quelle Corporazioni che si oppongono, nonostante leggi ben precise, all’accoglienza e che giustificano falsamente i loro interventi quali atti umanitari, mentre si dividono i profitti con i trafficanti di esseri umani. Tale barriera militare impedirebbe ogni forma di accesso alla Corporazione Italia, spingendo cosi i “migranti” verso altre Corporazioni che “furbescamente” li hanno sempre rifiutati.
Fischi e grida da parte di una “opposizione” incoerente e incapace ma applausi e congratulazioni da parte di CHI l’ha scelta quale Capo delle Corporazione Italia.
Sul secondo punto “la revisione dei Patti Lateranensi” si spendono poche parole, ma viene rivolto un “cordiale invito” a non entrare più nel merito delle decisioni politiche della Corporazione e il suggerimento di riportare temporaneamente la propria Sede, almeno fino alla soluzione del “problema immigrazione”, nella tanto amata Corporazione francese, dove già è stata gradita ospite.
Pochi fischi e molti applausi.
Ho scherzato.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica