ALLUVIONE SPAGNA INONDAZIONE

Comincia a perdere intensità la devastante alluvione – dovuta al fenomeno della Dana – che in meno di una giornata, tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina, ha provocato almeno 158 morti e un numero ancora imprecisato di dispersi a Valencia e in altre zone della Spagna. Anche oggi però l’Agenzia Meteorologica Statale spagnola (Aemet) ha mantenuto sei comunità sotto allerta arancione, il secondo livello di una scala di tre, in Andalusia, Aragona, Catalogna e Comunità Valenciana; e giallo, il livello più basso, in Castilla y León, Estremadura e Ceuta. Non esiste più nella zona l’avviso rosso, l’allerta massima, che era stata indicata stamattina a Castellón. La Protezione civile spagnola ha inviato un messaggio agli abitanti di Castellón affinché “in caso di forti piogge” rimangano nelle loro case “in zone elevate” e, se sono per strada, “si riparino nei punti alti”. “Grazie a tutti i lavoratori del settore del soccorso: in queste emergenze va sottolineato il ruolo del pubblico, nella ricerca dei sopravvissuti e in aiuto delle personi. Ma dico ai cittadini della zone che la Dana continuerà, non è finita, quindi bisogna stare attenti”, ha detto il premier Pedro Sanchez, in visita nelle zone colpite dalle inondazioni. Da oggi è stata dispiegata anche un’unità militare specializzata in operazioni con cani da soccorso, ha annunciato la ministra della Difesa Margarita Robles, anticipando tuttavia che le autorità non sono ottimiste e si aspettano un aumento del numero delle vittime. “Purtroppo ci sono persone morte all’interno di alcuni veicoli”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Óscar Puente, riferendosi alle centinaia di auto e camion bloccati sulle strade coperte di fango. Anche il Papa ha espresso la sua “vicinanza alla gente di Valencia”, “in questo momento di catastrofe”.

 

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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