VLADIMIR PUTIN IN VIDEOCOLLEGAMENTO AL BRICS 2023
Altro atto del tutto discutibile, visto anche i risvolti che potrebbe avere sugli Stati Membri della Ue l’approvazione del 14mo “pacchetto di sanzioni” omaggiato dal Consiglio Europeo nei confronti della Federazione Russa atto, come vorrebbero farci credere, a colpire specifici segmenti dell’economia russa e impedire che vengano aggirate le misure imposte.
Tale emendamento, visto quale “nuovo colpo per il regime di Putin” è finalizzato a recare un sostanziale danno ai settori “energetico – finanziario – commerciale” della Russia con lo scopo di rendere più difficile l’elusione delle restrizioni imposte dall’Occidente.
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza della UE, catalano di nascita, ha evidenziato l’importanza di questo “pacchetto”, affermando, a suo giudizio personale, e se questo ci sarebbe molto da dire e da discutere, che le sanzioni hanno già fortemente indebolito l’economia russa, limitando la capacità di Putin di sostenere ancora a lungo la guerra con l’Ucraina, e, tanto per non smentirsi, ha riconfermato pieno sostegno nei riguardi del Presidente Zelensky!
Analizziamo insieme il “pacchetto regalo“:
Comprende misure restrittive contro 116 “persone ed entità responsabili” di minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Nel settore energetico, è stato deciso di vietare l’utilizzo delle sue strutture per il trasbordo di gas naturale liquefatto (GNL) russo verso Paesi terzi.
Divieto in merito ad effettuare  nuovi investimenti e la fornitura di beni, tecnologie e servizi per il completamento di progetti GNL russi, come Arctic LNG 2 e Murmansk LNG.
Le imprese europee dovranno assicurare che le loro filiali in Paesi terzi non partecipino a operazioni che possano aggirare le misure sanzionatorie imposte dall’UE.
L’approvazione di tali “sanzioni” sembra sia stata ben accolta anche dal Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che, nell’incontro a Bruxelles ha valutato positivamente le nuove misure e l’importanza della protezione delle imprese europee che operano in Russia ricordando tra l’altro le posizioni di Ariston e Unicredit, e le possibilità di risarcimenti per le imprese colpite dalle sanzioni russe. Belle parole, senza dubbio, ma saranno fonte di verità o soltanto un momentaneo palliativo?
Forse il Ministro Tajani dimentica quanto pagavamo il Gas russo a dispetto di quanto stabilito dalla Finanziaria Olandese dopo la firma cel contratto capestro con gli USA a settembre del 2021, ovvero 6 mesi prima che iniziasse l’invasione dell’Ucraina? Forse dimentica quanto i Russi spendevano nel nostro Paese? Gli acquisti di Immobili preziosi, barche ecc. ecc.? Il patto con la Triade “NATO-USA-ONU” e le sanzioni imposte hanno portato alla crisi della nostra Italia e questo NOI non possiamo né dimenticarlo né avvallarlo.
Non dimentichiamo che la Federazione Russa, nel 1945, ha contribuito alla liberazione dell’Europa dal nazismo tedesco, allo sbarco in Normandia, e all’evidenziazione del genocidio degli Ebrei da parte dei tedeschi con i quali oggi siamo in combutta contro tale Nazione!|
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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