CESENA – REGGIANA AISEM!
E’ arrivato il giorno per capire i valori tecnici di Cesena-Reggiana, che si affrontano a viso aperto in una bolgia al “Dino Manuzzi”, in quello che sarà definito l’incasso più alto di tutta la stagione calcistica registrata dai botteghini.
E’ prevista un’affluenza di pubblico come ai tempi nostalgici della serie A.
I numerosi club bianconeri si stanno già mobilitando per non perdere la “madre” di tutte le partite; e, anche dagli Stati Uniti, è previsto un volo diretto destinazione Romagna con oltre 100 americani al seguito di Lewis e Aiello.
Prima della partita, come a Sanremo, ma senza Gianni Morandi, all’Orogel Stadium si canterà la canzone di tutti i Fratelli d’Italia, per unire il nostro amato Paese sempre di più al calcio. Dunque brividi alla schiena con la fantasia rivolta alla nostra Nazionale azzurra, anche se nel terreno di gioco scenderanno le prime due della classe, che giocheranno “odiandosi calcisticamente” sin dalle prime battute di gioco.
E’ un derby non solo di grande pregio per due squadre che hanno scritto la loro storia in annate indimenticabili e si sono amichevolmente scambiati calciatori di prestigio come Boranga e Zandoli.
E’ un derby che và vinto per mille ragioni.
Ne segnaliamo un paio.
In riva al Savio da troppi anni manca la giusta e meritata categoria, da quando il Cesena è dovuto ripartire con la matricola del Martorano.
Sono stati gli anni più oscuri vissuti da tutti; e in parte, non sono ancora del tutto terminati sotto l’aspetto della ex società guidata da Igor Campedelli e Giorgio Lugaresi, con i processi che dovranno emettere delle sentenze.
Ma è anche un derby dall’aspetto economico perchè salire sul primo podio alla fine della stagione, significa recuperare gli investimenti anticipati dai nuovi proprietari che hanno sempre dimostrato lungimiranza tenendo quantomeno in pareggio i bilanci e lanciando un paio di giovani di belle speranze.
Infine è una gara regionale che mette in risalto pure il fattore sociale, nel senso che se ne parlerà anche sotto l’ombrellone estivo con tanto di assensi o critiche pretestose. L’arbitro ha negato un rigore al Cesena grande come una casa…, il var o l’occhio vigile del tifoso faranno ancora discutere se la palla aveva sorpassato la linea della porta ed era giusto convalidare la rete, il giocatore del Cesena andava ammonito con il rosso per un fallo evidente da dietro, non c’erà assolutamente fuorigioco, il gol doveva essere assegnato, la Regia si è comprata l’arbitro, i bianconeri si sono mangiati due reti che anche mio figlio che gioca in parrocchia è in grado di farlo…Sarà così, perchè un derby è sempre un derby, non lo scriviamo solo noi. Lo dicono i titoli a nove colonne dei quotidiani locali; è anche questo ditemi se non è un derby che ognuno scrive dalla sua parte con tanto di grattugia.
Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Luigi Rega